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19 – Cappella di Sant’Anna

19 - Cappella di Sant'Anna

Chiesa dedicata a Sant’Anna, madre della Vergine Maria e protettrice dei Palafranieri, coloro che nel Medioevo erano addetti alla custodia e cura dei cavalli. Certamente si fermavano alla stazione di posta per rifocillarsi e qui si fermavano anche in preghiera, lasciando laute offerte di ringraziamento.

Il borgo di Tavarnelle, antica stazione di sosta e di cambio degli animali da soma e dei cavalli per i viaggiatori che percorrevano la strada tra Firenze a Siena, crebbe notevolmente all’inizio dell’Ottocento, popolandosi di botteghe, arti e officine di vario genere, anche grazie all’importanza assunta dalla Strada Regia Romana (l’attuale Via Roma), che lo attraversava. Alla Chiesa di Sant’Anna si rivolgevano principalmente gli abitanti del centro, i quali divennero sempre più numerosi. L’edificio, costruito nel XVIII secolo, fu distrutto a causa del passaggio del fronte durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito successivamente.

Una chiesetta piccola ma molto curata, con splendidi stucchi, soffitto a volta e con dettagli attenti e precisi, “una piccola bomboniera”. Purtroppo, tutto questo è andato perduto con la guerra ed i bombardamenti che l’hanno distrutta.
La ricostruzione ci ha ridato una chiesetta semplice, un oratorio da visitare ma privo della cura originale che adesso possiamo ritrovare nella foro originale del tempo che potrete trovare qui in basso nella galleria fotografica.

Davanti alla chiesetta esisteva un pozzo, che sicuramente attingeva le sue acque dalla cisterna sottostante ancora esistente. Qui si faceva una corsa con i cavalli, “da lastrico a lastrico”, cioè correndo su tutto quella parte di strada che al tempo era lastricata, quindi dalla Pieve di San Pietro in Bossolo alla Chiesa di Sant’Anna, girando intorno al pozzo e tornando al piazzale della Pieve. Una corsa per tutto il paese allora esistente. Purtroppo successe che in una brutta caduta di un cavallo il fantino morì e per fermare questa abitudine di correre fu deciso di togliere il pozzo.

This church is dedicated to Saint Anne, mother of the Virgin Mary and protector of the palafranieri, those who in the Middle Ages cared for horses, particularly horses for travel. These men stopped at the post station to refresh themselves and also stopped to pray, leaving lavish offerings of thanks.

Tavarnelle was an ancient stopping-off station where pack animals and horses could be changed along the road between Florence and Siena. Thanks to the importance of the Royal Roman Road which crossed the town (today Via Roma),  it grew considerably at the beginning of the 19th century with the addition of shops, artisans and workshops of various kinds. The increasingly numerous inhabitants of the center of the town turned to the Church of Sant’Anna as their point of reference. The building, erected in the 18th century, was destroyed during the Second World War and subsequently rebuilt.

The small but very well tended church—with beautiful stucco, a vaulted ceiling and careful and precise details—was often referred to as “a little gem”. Unfortunately, all this was lost due to bombings during the war.

The reconstruction returned a simple church to the town. The sanctuary is worthy of a visit but it no longer has the  attractive details of the original, as can be seen in the historic photo gallery below.

In front of the church there used to be a well which  drew its water from an underground cistern which still exists. In the past, a horse race was run “from paving stone to paving stone”, in other words on that part of the road that was paved: from the parish of San Pietro in Bossolo to the church of Sant’Anna, circling the well and going back to the square of the parish. The entire town would turn out for the race but one year a horse took a bad fall and its rider died. Afterwards, the well was removed in order to prohibit future competitions.

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