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12 – Piazza Giacomo Matteotti

12 - Piazza Giacomo Matteotti

In Italia ogni città, ogni borgo, anche nel paese più piccolo troviamo una Piazza Giacomo Matteotti. Un personaggio vero, che ha avuto il coraggio delle proprie idee, che non ha mai mancato di denunciare i misfatti che si stavano perpetrando in un parlamento sempre più corrotto e incline alla violenza.

Costruita ai primi del ‘900, la nostra piazza portava il nome di “Piazza XX Settembre” In quel giorno, nel 1870, l’esercito italiano prese Roma dopo la breccia di Porta Pia. Fu la fine dello Stato Pontificio, e l’inizio del dibattito sul laicismo dello Stato Italiano. Solo dopo il 1946, dopo la fine della seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo la piazza prende il nome che ancora oggi mantiene.

Ha invece cambiato il suo aspetto nel tempo, era infatti una piazza su due livelli, il primo con un ampio spazio davanti al comune, una parte pedonale con la vasca ed i delfini che spruzzavano acqua contornati da pini altissimi. C’era poi una seconda area, più in basso che era destinata a posteggio, c’era anche la pesa pubblica che nel tempo aveva perso la sua importanza, il giovedì ci veniva fatto mercato. Piazza Cresti, fino a quel momento utilizzata per questo, lasciava il passo al nuovo e più ampio spazio che segnava anche il nuovo centro del paese.

Come nuovo “mercatale” del paese, anche la fiera del bestiame del Giovedì Santo si spostò qui, ed era un avvenimento di grande risonanza per tutto il contado, tutti i bifolchi (guardiani dei bovi) si mettevano in gara, proponendo i loro animali migliori, più belli, per ricevere il premio come miglior allevatore.

Da ricordare il contadino Primavera, della Romita, aveva curato ed allevato con così tanta passione il proprio bove che quando arrivò a doverlo portare al mercato non passava dalla porta della stalla e dovette distruggere gli stipiti  per uscire.

Nel 1997 la piazza ha subito un completo restyling diventando pedonale e con molto più spazio disponibile per i cittadini, il posteggio è stato ricavato sotto la piazza.

PIAZZA GIACOMO MATTEOTTI

 

It seems that in every city, every village in Italy, even in the smallest town, there is a Piazza Giacomo Matteotti. An important character in Italian history, Giacomo Matteotti had the courage to hold onto his ideas and never failed to denounce the misdeeds that were being perpetrated in an increasingly corrupt parliament that was prone to violence.

Built in the early 20th century, the square was originally named Piazza XX Settembre in honor of the day in 1870 when the Italian army took control of Rome after the breach of the Porta Pia. It marked the end of the Papal State and the beginning of debate about  the secularism of the Italian State. It was in 1946, after the end of World War II and the fall of fascism, that the square was given its current name.

Over time its appearance has changed. It was made up of two levels: the upper one offered a large space in front of the town hall, a pedestrian area surrounded by tall pines with a dolphin fountain that splashed water; the lower area was used for parking,  there were also the public scales which eventually lost their importance, and on Thursdays there was the market. Previously the market had been held in Piazza Cresti, but it gave way to the new, larger space.

As the new market center of the town, the cattle fair held on Holy Thursday was moved here as well. This event was of great importance for the whole area. The bifolchi, or herdsmen, competed by exhibiting their best, most attractive animals in order to receive the award as the best breeder.

There is memory of a farmer from the nearby locality of Romita who cared for and raised his ox with such passion that the animal couldn’t pass through the door when it was time to go to market and they had to destroy the door jambs to get it out.

In 1997 the square underwent a complete restyling, becoming fully pedestrian and offering more space for the citizens; a parking area is available under the square.

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